Le sensazioni negative posso produrre un ripiegamento depressivo oppure un effetto compensativo di rabbia o ipomaniacale di tipo ansioso.
Quando questi sentimenti si ripetono con continuità e l’individuo non si sente capito dagli altri, non accettato, deriso, rifiutato o respinto, possono sedimentarsi in lui/lei convinzioni su se stesso o sugli altri sempre più stabili e rigide. Ad esempio, la sensazione di essere una persona incapace piuttosto che non meritevole di considerazione stima o amore, ovvero quella che le persone attorno a sé significative la deprezzino ingiustamente.
Il soggetto tenderà a ‘costruirsi’ una corazza caratteriale oppure modalità d’interazione verbale e comportamentale a suo giudizio più funzionali al soddisfacimento dei propri bisogni, desideri e necessità attraverso i propri gesti o la qualità delle relazioni.
A seconda delle retroazioni (cioè le conseguenti risposte) da parte degli altri o dei successi derivanti dalle proprie azioni ne deriverà un consolidamento dei cambiamenti apportati oppure nel caso di reazioni negative da parte degli altri o del mancato raggiungimento degli obiettivi, ne deriverà l’esigenza inconscia di mantenere le nuove strategie oppure quella di cercare e pianificare ulteriori cambiamenti.