Per esempio l’ansia o l’obesità dei genitori prima o durante la gravidanza possono essere trasmessi per via epigenetica (senza dunque modificare la struttura del gene ma solo la sua espressione) ai figli. Ma cosa può essere trasmesso e che differenza c’è tra temperamento, carattere, identità e personalità?
Il temperamento è una caratteristica, un imprinting, che si costruisce e costituisce durante la gestazione attraverso la crescita del nostro sistema nervoso centrale. Il rapporto con la mamma permette di ‘ereditare’ non solo dei geni ma anche il funzionamento o non funzionamento di essi. Gli eventi che la mamma vive durante i nove mesi di gravidanza verranno assorbiti per come la madre li ha vissuti, trasmessi attraverso la placenta e gli ormoni che vi vengono condotti. Dunque alla nascita non siamo soltanto già dotati di mani, piedi, braccia, gambe, cuore ecc. ma anche di un sistema nervoso centrale e periferico che porta la ‘corrente’ dei sensi in giro per il corpo e ci fa vivere le situazioni in conformità con quanto avviene, predisponendoci ad eseguire quanto cervello e mente decidono che ci toccherà, attraverso atteggiamenti e comportamento. Ciascuno nasce (per via epigenetica dunque) con un proprio temperamento particolare, sanguigno, collerico, calmo, apatico, ecc.; avremo già ‘in nuce’, in origine, una tendenza psicobiologica a reagire ai fatti della realtà in un modo anziché in un altro, fornendo una benzina diversa al nostro motore. Il numero dei giri, dei cavalli, dei cilindri, influenzerà ovviamente il modo in cui le informazioni verranno immagazzinate nel cervello ma anche condotte verso ogni parte del corpo, ossa e muscoli compresi, e da lì viene realizzata l’attività motoria che mette in pratica quanto preventivato. Ma il temperamento da solo non si può mettere in strada per guidare una macchina se non lo corrediamo con una carrozzeria; e cos’è se non il carattere la giusta carrozzeria per il temperamento? Il carattere già dai primi anni di vita ci consentirà di rispondere agli stimoli e alle richieste dell’ambiente in maniera più o meno pronta, proattiva, o difensiva; è la tendenza che con il tempo s’instaurerà in noi ad a-gire (mentre il temperamento ha per prima facoltà quella di re-agire). Nei primi anni di vita maturerà, grazie al temperamento, al carattere e alle prime esperienze precoci in famiglia, la capacità di specchiarsi in se stessi, cioè non solo di sapersi distinguere dagli altri ma anche di sapersi individuare, cogliendo delle costanti in se stessi che ci permettono e ci permetteranno sempre di non perderci nella folla, di riconoscerci anche al buio, come fossero delle impronte digitali psicologiche. Così nasce l’IDENTITA’.