Eventi quali un rapimento, un terremoto, maltrattamenti o abusi in famiglia (magari subiti molti anni prima o da bambini), la perdita in circostanze poco chiare o drammatiche di un familiare, possono essere devastanti non solo da vivere ma anche da portare con sé nel proprio bagaglio di ricordi.
Certe esperienze possono essere state registrate nel nostro cervello come inaccettabili, ed i contenuti morale, psicologico, emozionale e fisico non riescono ad essere elaborati in un tutto unico e coerente, sicchè il ricordo viene in qualche modo ‘impacchettato’ e tenuto separato (viene chiamata dissociazione strutturale) dai ricordi ed associazioni riferite a situazioni del medesimo periodo di tempo, o fatte con le stesse persone, o nello stesso luogo o contesto ambientale. Il contenuto diviene cosi un TRAUMA PSICHICO, e resta chiuso in sé stesso, ‘imbavagliato’, come fosse una cellula neoplastica quindi priva di funzioni e funzionamento, che invece che girare per il nostro corpo giace nel nostro cervello apparentemente inerte e si attiva nel momento in cui un elemento della nostra esperienza presente va a richiamare il pacchetto. Si intrufola a livello inconscio o subconscio provocando delle reazioni psicologiche collegate a quella situazione o condizione; nel caso in cui il P.T.S.D. venga veicolato in modo aspecifico può portare a reazioni di accatto o fuga piuttosto che di congelamento emotivo e/o fisico. Nel caso in cui venga invece veicolato in modo specifico verso un organo bersaglio o un sistema di organi, può portare ad un processo di somatizzazione che può provocare sintomi fisici sino a vere e proprie malattie organiche.